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Boston, USA

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linea di fuga verso il mare

mercoledì 21 aprile 2010

Ordini biostorici: la moltiplicazione del campo d'osservazione.








PDF - Antonia Colamonico. Costellazioni di significati per una topologia del pensiero complesso. Il Filo, 2006.


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Ritornando alla topologia dell’occhio-mente di Cristo e alla particolarità delle forme di giudizio storico da lui espresse, si evince che egli non pone l’uguaglianza, ma l’univocità di ogni essere nella fratellanza e nella figliolanza che rende tutti prediletti. Sotto l’aspetto semantico pre-diletto significa prima-gioia, in questa sfumatura di significato si coglie l’importanza della cristologia che pone l’uomo, il mondo e Dio come i pre-diletti storici.


Nella capacità di lettura del Nazareno, si nota un’ampiezza di visione che si ordina non solo sulle quattro dimensioni di lettura di un occhio singolare, ma bensì su una struttura cognitiva più complessa che si muove biostoricamente parlando a cinque dimensioni, topologia di occhio-mente definita in Ordini Complessi (Colamonico A. 2002).


Sono i giochi complessi a più coordinate di linee organizzative che permettono al suo sguardolente d’attuare i salti di paradigma e i cambi di direzione nelle letture che lo aprono alle ragioni di tutti, processo inclusivo.


Il ribaltamento dell’occhio che lo porta ai salti di posizione dall’io ai tu e dai tu all’io, in simultaneità, come quando, ad esempio, chiede a Pietro e agli altri discepoli che cosa essi dicano di lui, nel momento stesso in cui gli stavano raccontando di come la gente lo leggesse. In tale ribaltamento dell’ordine di lettura egli scinde e attua la moltiplicazione del campo di osservazione che gli permette di vedere le ragioni a più ordini semantici.


È come se il suo occhio si scindesse in più occhi, simile all’occhio di mosca che con una visione de-coordinata registra ogni minimo movimento del campo, per rendere più veloce la sua risposta d’azione.


Egli con celerità pone i dualismi, ad esempio quando i farisei o i discepoli gli pongono le domande sull’adultera; sulla vedova; sul pagare o no le tasse all’imperatore; sul rispetto del sabato. Da tali campi sdoppiati trae il livello privilegiato di lettura che apre il suo giudizio ad un ordine superiore che egli pone come il piano della verità storica.


Egli mostra come esistano vari livelli di significati che schiudono a differenti scale di valore; per cui ogni volta crea una visione allargata di concetti, come un campo slabbrato, in cui entrano in relazione i modi comuni, i modi privati e i modi della verità. I tre livelli etici producono tre differenti giudizi storici, in tale possibilità di scelta l’uomo dovrà imparare a esercitare la sua privata possibilità di giudizio.


Egli attua, di fatto, ogni volta lo spaesamento etico nell’interlocutore, con lo sdoppiamento del campo di lettura che scinde le giustificazioni storiche, legandole così agli occhi di lettura dei soggetti attori e ai piani di aspettative che sono un oltre il piano d’evento, e come se egli passasse dal fuori al dentro d’azione. Ne consegue che la verità assuma, così, una ambiguità di lettura che può rendere errate le interpretazioni. Il Cristo riporta al limite del significato, al bordo in cui si attua il ribaltamento del senso storico. In tale forma topologica l’etica da abito da indossare si fa pelle: non è dall’apparenza che dovrà scaturire il giudizio, ma dalla logica che ha prodotto l’azione.


Nella lettura degli eventi entrano in gioco tre modi che pongono tre differenti scale etiche che aprono le lettura a tre difformi aspetti di ragioni storiche. Avere consapevolezza delle tre fisionomie di verità, dà la possibilità all’occhio spettatore di saper snidare le piccolezze e le ambiguità, celate nelle azioni che allontanano dal modo di Dio.


Importante è riflettere sui perché e sui come delle costruzioni storiche, in quanto ogni risposta alla vita parte da un quanto storico che si pone come un quid che apre la linea-direzione verso il futuro. Il quanto, come il lampo-guizzo bio-fisico-informativo vincola l’azione ad una topologia di significato, dandogli un luogo-nicchia circoscritto di senso che rende coerente l’azione. Ricercare quel luogo di senso nascosto implica aprirsi alle logiche vitali.


Egli, in sì fatta capacità organizzativa del campo di lettura, coglie la forma del come e del perché le ragioni e le emozioni dell’io e del tu, si vincolino reciprocamente, dando gli stati di sincronia/di-sincronia al fluire della vita. In tale capacità a leggere il chiaro/scuro della vita, egli pone le coscienze individuali e sociali di fronte alla responsabilità dell’azione.


La sua capacità visiva valica il tempo 0 e si fa così infinito, infatti proiettando le visualizzazioni della relazione io/tu nello spazio del tempo, legge le derive storiche che fanno della vita un campo tutto informato; per cui studiando gli echi informativi della spugna storica, egli in ogni azione sa cogliere gli effetti d’evento sulle coscienze, con le relative reti dei nodi di svincolo/vincolo degli stati di sofferenza o di gioia. In una sì fatta lettura può cogliere l’alito della vita che lo porta oltre il piano del capire, nell’area del sentire e così si compie la grandezza del cuore. In lui si attua il passaggio dalla conoscenza alla coscienza, partendo dagli echi di gioia/dolore il suo capire si fa sofferenza per le male scelte che aprono all’entropia della storia.


Egli, sapendo intravedere nei vuoti/pieni di spugna[1], gli effetti negativi e positivi delle situazioni, pone tutte le coscienze di fronte alla responsabilità dell’azione che fa assumere la privata quantità di bene/male da impiantare nella vita.


[1] L’organizzazione della spugna storica si pone come una relazione tra lo spazio che costituisce l’informato, colui che subisce l’azione di deformazione; il tempo, il formato come il punto-nodo di partenza della deformazione futura; il fatto, come l’informatore che si pone come il quid che imprime, meglio comunica, il grado (+ o -) di mutamento nello stato di presente. Il primo l’informato è la struttura piena, il secondo il formato è la struttura vuota della spugna storica. Il terzo l’informatore è il vincolo segno di mutamento che lascia un eco informativo di sé nello spazio-tempo. Gli echi come nodi-vincoli storici costituiscono le trame della rete storica, che si presta ad essere il campo di lettura della vita, in cui si andranno ad annodare le azioni nuove. A Colamonico, Edgar Morin and Biohistory, op. cit.


http://occhiobiostorico.blogspot.com/2010/04/pdf-antonia-colamonico.html


martedì 13 aprile 2010

Palestra della Mente: dalla spugna biostorica alla spugna del pensiero...

PDF - Antonia Colamonico. Costellazioni di significati per una topologia del
pensiero complesso
.

Il Filo, 2006.


Premessa



L’idea di un quaderno di letture biostoriche è nata da una serie di conversazioni nel Centro Studi di Biostoria - Palestre della Mente - di Acquaviva delle Fonti; paese ai bordi della murgia barese che come un’oasi di approdo apre all’intreccio di anfratti e di gravine che si inoltrano sino all’Appennino lucano.


Più volte durante gli incontri pomeridiani affiorava da parte dei corsisti, una certa amarezza nel non aver conosciuto prima biostoria, in quanto essi ritrovavano nell’architettura concettuale della nuova epistemologia una serie di risposte a quesiti intorno a cui da tempo stavano ragionando e non riuscivano a dare un significato appropriato. Allora mi sono detta, se biostoria è in grado di soddisfare la ricerca di senso in questo periodo storico così veloce e pieno di tensioni, allora perché limitarne la fruibilità ad uno sparuto numero di adepti[1].


Il quaderno si pone come una serie di conversazioni, partendo da temi di attualità, per provare a riflettere sui paradigmi concettuali che fanno da sfondo all’organizzazione degli eventi. Certo non si possono ritenere esaustivi i temi trattati, ma semplicemente come un inizio d’approccio ad un modo differente di guardare alla dinamica della Vita.


L’obiettivo è quello di provare ad alzare lo sguardo e leggere con un occhio eco-biostorico le dinamiche storico-sociali che fanno di ogni evento un uno-tutto della spugna storica. Spugna che, come il carsismo pugliese, è fatto di creste, gli accaduti; di vuoti, i non attuati; di echi, i segni informativi e di silenzi, i non ancora immaginati o, semplicemente, i taciuti che pur non essendo stati espressi, lasciano un’orma nella struttura della Vita.


Credo che imparare a gestire la Complessità sia uno dei traguardi a cui tendere, ma la gestione del molteplice che si vincola e si implementa, perturbandosi nuovamente, richieda una mente a sua volta complessa e sintropica, che sappia vedere il vicino/lontano; porre in rete le dinamiche passate-presenti-future; invertire il senso di lettura ed emozionarsi di fronte alla Vita, comprendendo gli errori e gli slanci pubblici e privati.


Lo studio di biostoria può essere inteso come un viaggio intorno alla dinamica del reale. Reale fatto di chiaro/scuro; di zone di luce, zone di ombre e zone di buio; di spazi-tempi attuati o semplicemente pensati.


Iniziare a leggere la vita, come un uno/tutto che ingloba in sé gli eventi e le attese di evento, i piani di costruiti e quelli di immaginati, fa sì che si possa elaborare un occhio-mente di lettura paradigmatico che sappia strutturarsi su più campi contemporaneamente, in grado di attuare i salti di lettura che aprono ai significati nuovi.


Un occhio plastico, privo di pregiudizio, più vicino alla dinamica di naturalizzazione dello Spazio-Tempo che fa dell’infinito un finito.


[1] Adepti, poiché sono i primi che sfidando i pregiudizi di una Società del corpo che immagina la palestra della mente come ad un centro del trattamento della follia, hanno avuto il coraggio di avvicinarsi al luogo dell’esercizio della Conoscenza, così come nelle antiche Società Segrete del 1700, si sfidavano i pregiudizi per coltivare le scienze, viste come la chiave di accesso al bene della Società.


http://palestredellamente.blogspot.com/2010/04/alla-palestra-della-mente-la-topologia.html

http://biostoria.blogspot.com/2010/04/da-costellazioni-di-significati-per-un.html








lunedì 12 aprile 2010

Alla Palestra della Mente: Geografia del pensiero frattale.








PDF -

Antonia Colamonico. Costellazioni di significati per una topologia del
pensiero complesso
.

Il Filo, 2006.









Indice


Premessa

I - Ripartendo da Gerusalemme

II - L’ambiguità di Abramo

II - La presunzione di Caino

IV - I campi della coscienza in Giacobbe e Isaia

• Lo spazio topico: il campo dell’io

• Lo spazio atopico: il campo del tu

- L’occhio-mente uni-dimensionale

- L’occhio-mente eco-biostorico

• Lo spazio utopico: il campo dell’infinito

• L’intervento di Dio nella storia

V - I luoghi del limite in Gesù

• Lavorare intorno al contorno del limite

- La morte dell’io

- La morte del mondo

- La morte di Dio

VI - La missione di Paolo


Una pagina:


... Nella cristologia la conoscenza è posta come un seme che diventa albero in grado di accogliere un nido, segno della vita nuova. Gesù pone l’essere frattale del sapere, che si quintuplica secondo una crescita di tipo esponenziale che tende all’infinito.

Egli fa saltare oltre alla frontiera dei catechismi quella delle scienze: se la conoscenza non ha fine ce n’è per tutti; se non ha fine significa che tutti siamo ignoranti e tutti siamo tenuti ad apprendere. In tale azione dell’imparare a prendere, il piano dell’etica e quello della conoscenza si intrecciano in un unico sistema che pone il cognitivismo etico, ciò quella incarnazione precedentemente posta che fa della conoscenza il campo dell’etica e dell’etica il campo della conoscenza.

Ogni uomo è tenuto se vuole vivere a conoscere l’essere virtuoso, se è tenuto vuol dire che non esiste né una conoscenza preconfezionata e né un’etica predefinita; ma l’una e l’altra si inanellano continuamente rinnovandosi in funzione dei gradi di chiarezza che le stesse azioni esplorative andranno a formulare. In tale intreccio di sapere/bene si edifica la pienezza del futuro e da ciò scaturisce, come terzo elemento, il valore economico della stessa azione vitale.

Si può facilmente comprendere come la dialogica a "occhio infinito" del Cristo crei l’anello di congiunzione tra l’economia, l’etica e le scienze che non possono essere lette come sovrastrutture in sovrastrutture quali artifici dogmatici che ingabbiano l’azione umana, ma come una gemmazione del frattale uno/tutto della vita.

L’azione del Cristo nella storia, introducendo lo stato d’ignoranza come condizione essenziale e inalienabile della finitezza dell’uomo, crea la pari dignità tra gli uomini: non è sul sapere o non saper, sull’avere o non avere che tu potrai essere migliore. Egli dice al Caino, presente in ogni uomo, di ricondurre sé all’infinito, che segna il limite-confine della condizione di consumatore del tempo: se vorrai vivere dovrai aprire la mente e il cuore alla logica di Dio e sconfiggere la morte! ...


http://palestredellamente.blogspot.com/2010/04/alla-palestra-della-mente-la-topologia.html

http://biostoria.blogspot.com/2010/04/da-costellazioni-di-significati-per-un.html

domenica 4 aprile 2010

L’importanza della presenza: Pensieri in facebook - n° 3


Dal muro di Antonia Colamonico


Il campo di frumento è così bello solo perché ci sono dentro i fiori di papavero e di veccia, ed il tuo volto pallido perché è tirato un poco indietro dal peso della lunga treccia. C. Covoni


Se cerchi la felicità preparati a far piovere felicità su chiunque incontri. Il mondo è solo un'eco: qualsiasi cosa fai ti torna indietro... O. Rajneesh


in lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta. (Giovanni)


quando si scrive una poesia è nel silenzio, poi leggerla fa troppo rumore!


tra le mie braccia ristora il tuo sonno tra prati fioriti, declivi verdi e aeree virtù.


posso la mia bambina assomigliare. Certo alla schiuma, alla marina schiuma che sull'onde biancheggia, a quella scia ch’esce azzurra dai tetti e il vento sperde; anche alle nubi, insensibili nubi che si fanno e disfanno in chiaro cielo; e ad altre cose leggere e vaganti. (U Saba)


Ogni cosa è anche il suo contrario, infatti se pensiamo alle parole come a forme giometriche esse sono uno spazio dentro/fuori, delimitato da una membrana che è il confine del doppio significato!!! ad esempio: U/mani = umani/non umani (u = Non luogo)...


In FB ogni nome una vita... ogni vita una storia... ogni storia una trama diversa. Ogni giorno intrecci di esili attese tessono un tessuto concavo di realtà!


La curva dei tuoi occhi intorno al cuore ruota un moto di danza e di dolcezza... Paul Eluard


Filastrocca di primavera- più lungo è il giorno,più dolce la sera.Domani forse tra l'erbetta spunterà qualche violetta:Oh prima viola fresca e nuova beato il primo che ti trova,il tuo profumo gli dirà,la primavera è giunta, è qua.Gli altri signori non lo sanno e ancora in inverno si crederanno,magari persone di riguardo,ma il loro calendario va in ritardo.(G. Rodari)


Chiaro di luna - Usciamo all'aperto che la luna di primavera quasi si tocca. (M.Teyo)

Credevi nella tua anima credendo, hai fatto credere altri nella loro. L'anima è contagiosa. Un uomo la prende da un altro come la peste; e siamo ciascuno per l'altro ragni pazienti. Se sapremo filare il filo della gioia e anche catturarlo -se basteremo a noi stessi non dovremo temere trame ingarbugliate. Erica Jong


Ti auguro di vivere senza lasciarti comprare dal denaro. Ti auguro di vivere senza marca, senza etichetta, senza distinzione, senza altro nome che quello di uomo. J. Debruynne


Ascoltare non è prestare l'orecchio, è farsi condurre dalla parola dell'altro là dove la parola conduce. Se poi , invece della parola, c'è il silenzio dell'altro, allora ci si fa guidare da quel silenzio. - U. Galimberti


Vorrei incontrarti... Là dove ci demmo appuntamento. Lontani da tutto. Fuori dal tempo. Lontani dalla realtà... Per ricordarti che non ti ho mai detto "Ti amo". (Anonimo)


I miei pensieri giungono all'improvviso. Corrono lungo il mio tempo aprono la porta della mia mente. Rotolano con i ricordi lungo le valli della mia vita. Sono cavalli liberi al vento sono onde del mare grigio in tempesta sono gabbiani alti nel cielo sono rugiada nel bosco d'autunno sono la la pioggia che batte sui vetri. A. Brand


"And therefore never send to know for whom the bell tolls. It tolls for thee".("E allora, non chiedere per chi suoni la campana. Essa suona per te".)


Donami un abbraccio sincero, luminoso come un giorno d'Estate, ma che sia lungo, lungo una vita . (C.Bramanti)


Come quella chiostra di rupi che sembra sfilaccicarsi in ragnatele di nubi; tali i nostri animi arsi in cui l'illusione brucia un fuoco pieno di cenere si perdono nel sereno di una certezza: la luce. (E Montale)


Vi sono momenti della storia, nei quali tutto quello che si può fare è tenere accesi piccoli fuochi nella notte, proteggendoli dalla tempesta e da chi li vuole spegnere a colpi di prepotenza, di avvocati e di leggi, perché, a notte e bufera finite, il villaggio dovrà pur ricominciare a cuocere e scaldarsi. (Gilles Deleuze)


Solo per oggi cercherò di vivere alla giornata senza voler risolvere i problemi della mia vita tutti in una volta... Solo per oggi saprò dal profondo del cuore, nonostante le apparenze, che l'esistenza si prende cura di me come nessun altro al mondo. Solo per oggi non avrò timori. In modo particolare non avrò paura di godere di ciò che è bello e di credere nell'Amore. Papa Giovanni XXIII


Nell'aria della sera umida e molle era l'acuto odor de' campi arati E noi salimmo insieme su questo colle mentre il grillo stridea laggiù nei prati. L'occhio tuo di colomba era levato. Quasi muta preghiera al ciel stellato; ed io che intesi quel che non dicevi m'innamorai di te perche' tacevi. O Guerrini


Torna ad ondeggiare al vento la sciarpa azzurra della primavera; dolce, impregnata di presentimento scorre un'aria leggera. Le violette sognano la vita già prossima a sbocciare. Senti,lontano, un'arpa tintinnare? Primavera, sei tu,ti ho sentita! (E.Morike)


Fiocchi di cielo alitano intorno alla chioma fiorita degli albicocchi: messaggeri del sole intessuti di seta - T'Ang


Come una rosa, apre i suoi petali al sole, tu spalanchi le braccia alla vita… Amerai… e sarai amata, soffrirai… e farai soffrire, come fanno le spine di una rosa… fino a quando… proprio quella mano, giungerà a te, senza ferirsi. Esigente è, la tua mente... (Grazia A.)

mi sono un po' distratto: ma per forza... con l'inverno alla finestra che mi ruba i pensieri e se li porta in slitta per allegri sentieri. Invano io li richiamo: si saranno impigliati in qualche ramo spoglio... G Rodari


I ricordi, un inutile infinito, ma soli e uniti contro il mare, intatto in mezzo a rantoli infiniti... (G Ungaretti)


L’uomo si differenzia dal geranio, dal sasso e dal cane perché ha coscienza, cioè memoria del proprio essere che diviene. Uno studio che non faccia nascere la coscienza non è dell’uomo, ma del geranio, del sasso, del cane. (Fatto, tempo spazio. A Colamonico)


A giorni alterni sono io la luna e tu l'immensa terra che mi attira e questa notte tu, tu sei la luna - io ti tengo al guinzaglio - so che mi stai sognando, mi accarezzi, i globuli lo sanno del mio sangue, ogni mio nervo teso come un arco o un'arpa eolia che vibra al respiro. Luisa Spaziani


Si amare pigebat, saltem nunc redamare non pigeat. Nulla est enim maior ad amorem invitatio, quam praevenire amando. Se ci rincresceva amare, almeno ora non ci rincresca di rispondere all'amore. Non c'è infatti maggiore invito all'amore che amare per primi. (De cath. rud. 4, 7 - Agostino)


Tra le ombre di una ragnatela smossa l’ago, paziente, riportava da una stoffa antica la traccia di una presenza. Quando, ecco, si porse il bandolo della matassa tutta. da Il filo A Colamonico


Da qualche parte della sera l’ombra si prende gia’ le ore, lui cade e lancia tra i binari una bottiglia in faccia al cielo, il treno passa nel vapore e non lascia dietro che parole.. V Capossela


come una volta mi darai la mano... decisa... Ricorderai d'avermi atteso tanto, e avrai negli occhi un rapido sospiro. G Ungaretti


e occhi chiari di ragazza... vederli nella notte dell’inverno è un fiore che accarezza l’aria riprende a scorrere il sangue e giunge, fiume di vita, fino al cuore. sono i tuoi occhi che ho sognato sono i tuoi occhi chiari e nell’inverno è apparsa Primavera. Pino Mercuri


Il linguaggio è un labirinto di strade, vieni da una parte e ti sai orientare, giungi allo stesso punto da un'altra parte e non ti raccapezzi più... (Wittgenstein)


La vita è come la marea ti porta in secca o in alto mare, com'è la luna va. Non ho barato né bluffato mai e questa sera ho messo a nudo la mia anima, ho perso tutto ma ho ritrovato me. Uno su mille ce la fa. ma quanto è dura la salita. in gioco c'è la vita...


Lascia che il tuo silenzio sia anche il mio parlarti, lucido come fiamma, semplice come anello.Tu sei come la notte, taciturna e stellata. Di stella è il tuo silenzio, così lontano e semplice. Mi piaci silenziosa perché sei come assente... P NERUDA


l' anima tua son venuto a rubare. Ora lei e' mia - del tutto mi appartiene nel male e nel bene - dal mio impetuoso e ardito amare nessun angelo ti potra' salvare. Hermann Hesse


E tu sei qui, donna, come un legno intatto ora che tutta la mia vita fatta cenere vola... P Neruda


Anche se non apro bocca posso parlarvi con gli occhi per mezz’ora buona. Guardandovi negli occhi posso dirvi se nel vostro cuore c’è pace oppure no. Madre Teresa di C.


In questo mondo di guerra e violenza anche i fiori piangono... e noi continuiamo a credere che sia rugiada. ~ Jim Morrison ~


Con sguardo innocente cammino in un solco che non parla di me. Mi siedo sulle scale dei miei pensieri incapace di modellare Il mio presente, come il vasaio fa con l’argilla attendo di respirare l’aria di una terra mai raggiunta. (S Pic)


Meriggiare pallido e assorto presso un rovente muro d’orto...sentire con triste meraviglia com’è tutta la vita e il suo travaglio in questo seguitare una muraglia che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia. Montale


Non dite: "Ho trovato la verità", ma piuttosto: "Ho trovato una verità". Non dite: "Ho trovato il sentiero dell'anima", ma piuttosto: "Ho incontrato l'anima in cammino sul mio sentiero". Poiché l'anima cammina su tutti i sentieri. L'anima non procede in linea retta, e neppure cresce come una canna. L'anima si schiude, ...come un fiore di loto dagli innumerevoli petali. K Gibran


Venne quello che amavo, quello che invocavo...Senza graffiare i venti, senza foglia ferire né smuovere cristalli. Quello che alla sua chioma legò il silenzio. Senza farmi del male, per scavarmi un argine di dolce luce nel petto e rendermi l'anima navigabile. L'ANGELO BUONO R Alberti


Raccolgo i miei pensieri ad ogni spuntar del sole immagini racchiuse a fior di pupilla... eterna viandante nel mare del tempo. (S. Trabanelli)


quando partisti, come son rimasta! come l’aratro in mezzo alla maggese. Pascoli


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