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Il Filo, 2006.
Indice
Premessa
I - Ripartendo da Gerusalemme
II - L’ambiguità di Abramo
II - La presunzione di Caino
IV - I campi della coscienza in Giacobbe e Isaia
• Lo spazio topico: il campo dell’io
• Lo spazio atopico: il campo del tu
- L’occhio-mente uni-dimensionale
- L’occhio-mente eco-biostorico
• Lo spazio utopico: il campo dell’infinito
• L’intervento di Dio nella storia
V - I luoghi del limite in Gesù
• Lavorare intorno al contorno del limite
- La morte dell’io
- La morte del mondo
- La morte di Dio
VI - La missione di Paolo
Una pagina:
... Nella cristologia la conoscenza è posta come un seme che diventa albero in grado di accogliere un nido, segno della vita nuova. Gesù pone l’essere frattale del sapere, che si quintuplica secondo una crescita di tipo esponenziale che tende all’infinito.
Egli fa saltare oltre alla frontiera dei catechismi quella delle scienze: se la conoscenza non ha fine ce n’è per tutti; se non ha fine significa che tutti siamo ignoranti e tutti siamo tenuti ad apprendere. In tale azione dell’imparare a prendere, il piano dell’etica e quello della conoscenza si intrecciano in un unico sistema che pone il cognitivismo etico, ciò quella incarnazione precedentemente posta che fa della conoscenza il campo dell’etica e dell’etica il campo della conoscenza.
Ogni uomo è tenuto se vuole vivere a conoscere l’essere virtuoso, se è tenuto vuol dire che non esiste né una conoscenza preconfezionata e né un’etica predefinita; ma l’una e l’altra si inanellano continuamente rinnovandosi in funzione dei gradi di chiarezza che le stesse azioni esplorative andranno a formulare. In tale intreccio di sapere/bene si edifica la pienezza del futuro e da ciò scaturisce, come terzo elemento, il valore economico della stessa azione vitale.
Si può facilmente comprendere come la dialogica a "occhio infinito" del Cristo crei l’anello di congiunzione tra l’economia, l’etica e le scienze che non possono essere lette come sovrastrutture in sovrastrutture quali artifici dogmatici che ingabbiano l’azione umana, ma come una gemmazione del frattale uno/tutto della vita.
L’azione del Cristo nella storia, introducendo lo stato d’ignoranza come condizione essenziale e inalienabile della finitezza dell’uomo, crea la pari dignità tra gli uomini: non è sul sapere o non saper, sull’avere o non avere che tu potrai essere migliore. Egli dice al Caino, presente in ogni uomo, di ricondurre sé all’infinito, che segna il limite-confine della condizione di consumatore del tempo: se vorrai vivere dovrai aprire la mente e il cuore alla logica di Dio e sconfiggere la morte! ...
http://palestredellamente.blogspot.com/2010/04/alla-palestra-della-mente-la-topologia.html
http://biostoria.blogspot.com/2010/04/da-costellazioni-di-significati-per-un.html
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