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venerdì 13 marzo 2020

Il ruolo della Parola nella Storia: Ricchezza e povertà nell'Era Digitale


(Il ruolo della Parola nella Storia: Ricchezza e povertà nell'Era Digitale)

di Antonia Colamonico, epistemologa.

In L'Eco di Acquaviva, anteprima - Rubrica: Lo sguardo eco-biostorico, p.6


Solo l'uomo ha sviluppato un linguaggio articolato in parole, frasi, concetti, teorie. Il passaggio tra le fasi richiede un'abilità nel saper comporre/scomporre suoni di senso compiuto e soprattutto nel creare immagini visive che aprano gli sguardi agli spazi mentali e fisici. 

La natura umana va letta come un'organizzazione biofisica e psico-concettuale insieme. Ogni uomo partendo da un punto 0 (atto di concepimento) si evolve fisicamente e intellettualmente, secondo una molteplicità di trasformazioni geometriche che seguono delle tracce codificate geneticamente, ma rimodellate dall'ambiente. 

L'errore della Società dei Consumi è nel aver dato un valore pressoché assoluto alla materia (materialismo storico), dimenticando, cosa ben conosciuta dalle vecchie Società, che l'uomo è molto più di un semplice agglomerato di cellule e apparati. 

Esistono la sfera corporea e quella psichico-cognitiva, da tale combinazione nascono gli stati di benessere/malessere fisico, emozionale, cognitivo, affettivo

La salute fisica è fortemente condizionata da quella psichica o affettiva, ma solo ora la ricerca scientifica sta aprendo una “finestra” osservativa su tali influenze. 

Per comprendere la struttura umana come un insieme complesso di funzioni vitali a più livelli, si pensi a una “matrioska” (foto in alto) come l'insieme di mamme-figlie, l'una nell'altra. 

La prima forma è solo un aspetto limitato dell'unità matriosca, infatti le altre interne emergono solo scomponendola. Anche l'uomo è una forma complessa di cui il corpo è solo l'involucro di una molteplicità di costruzioni bio-chimico-mentali: 

  • Di ogni passaggio evolutivo permangono echi di esperienze vissute, impresse nel cervello, il quale conserva traccia di tutto quanto, sin dal momento del concepimento. In tale permanere di informazioni si comprende il valore vitale. 

Nelle Società antiche si parlava di “sacralità”: - ogni uomo è immagine di Dio. La saggezza di tali Società era dovuta ad una grande capacità d'osservazione dei fenomeni naturali che li portava a comprendere le relazioni nascoste con la consapevolezza del mistero del disegno creativo che insegue un fine di bene, in cui tutto si armonizza in Unità Cosmica

Essi dalla forma delle nuvole sapevano prevedere l'arrivo del vento o della pioggia, per poi agire di conseguenza nella conduzione dei terreni e non essere impreparati nella gestione dei fenomeni (agire-bene). 

Solo la capacità di lettura del campo vitale porta a memorizzare situazioni concrete complesse (le immagini) che, per un'economia di spesa, il cervello traduce in parole, quali echi di vissuti. 

La ricchezza umana è soprattutto nella ricchezza di echi-parole, da esse infatti parte tutto il bagaglio di conoscenze per un agire sapiente: 

  • ogni parola è un'immagine di vita, ogni immagine una forma di spazio, ogni spazio uno stato di realtà colto dallo sguardo


(Esempio d'organizzazione a multi-strato di significati - frattale poetico)
In Biostoria (A Colamonico, 1998) è sottolineato il valore topologico del linguaggio con la plasticità della parola che, come il guanto si modella alla mano, si apre a molteplici sfumature di significati (acqua, acquazzone, acquolina, acquedotto, acquario...):

  • Ogni passaggio crea un luogo logico-visivo

Sotto il profilo storico, ogni parola produce un eco mentale, quale particella informativa che affiorando dalla “memoria silente”, dà consapevolezza della trama evolutiva futura (previsione). 

La capacità a costruire previsioni storiche, in tempo reale, è legata all'abilità della mente nell'intrecciare echi e immagini, trasformando i ricordi del passato in ipotesi di futuro. 

Comprendere tale legame è della massima importanza socio-politica, poiché il ruolo storico di ogni uomo è nel saper vivere, nell'essere preparato a saper rispondere con saggezza alla vita tutta; per cui se i governanti hanno a cuore la Democrazia, dovranno moltiplicare e distribuire le parole (valore storico della Scuola), se invece la Dittatura, negare l'accesso ad esse, accrescendo l'ignoranza. 

Oggi, nell'Era Digitale, nonostante l'amplificarsi degli spazi comunicativi, si regista un'involuzione del linguaggio (estrema semplificazione costruttiva del discorso, disarticolato in slogan nominali, con perdita della funzione verbale). 

Secondo alcuni studi anche il bagaglio di parole si sta fortemente riducendo. L'aspetto deleterio è nella perdita degli spazi immaginativi, con corrispettiva miseria di pensiero. Una mente priva di parole è povera di situazioni concrete, di immagini di vita, di ipotesi di soluzioni... 

In sintesi, non è in grado di saper affrontare il futuro. Tale inversione di tendenza in Occidente si ebbe negli anni bui del Medioevo. Ma, osservando meglio, si scopre che la Società dei Consumi segue uno scopo: 

  • depistare l'attenzione dal reale valore del Pensiero. 

C'è di fatto la tendenza a creare nicchie ristrette ad elevatissima competenza e masse immense di notevole ignoranza, nell'ottica di un'egemonia oligarca, globalista. 

Occorre reagire, investendo in Cultura per riscoprire il peso storico delle parole e impedire, così, il furto del diritto di pensare.


(foto, M Parkes)


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    Testata: Nuova Rubrica

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    Evoluzione delle trame di Biostoria di Antonia Colamonico
    Le carte biostoriche di Antonia Colamonico

    I nidi cognitivi
    informativi

    ... Ogni gemma-idea si annoda su una pregressa conoscenza, formando dei veri nidi cognitivi, funzionali al progresso scientifico-tecnologico-economico... dell'intera umanità, non essendoci in simile organizzazione naturale né frontiere, né confini ma esili filamenti gemmati come rami di pesco .... (A. Colamonico. Lo sguardo e la mente di Carmelo Colamonico.© 12 Maggio 2013)




    La Società della Menzogna - Il valore della libertà di pensiero nella Realtà dell'automatismo



    La Società della Menzogna
    Il valore della libertà di pensiero nella Realtà dell'automatismo

    di Antonia Colamonico, epistemologa.

    In L'Eco di Acquaviva, anteprima - Rubrica: Lo sguardo eco-biostorico, p.6


    Per comprendere come dalla Società della Conoscenza nasca la Società della menzogna, occorre fare un balzo nel passato, isolando il nodo storico in cui è nato l'amore (trama-filos) per il Sapere che ha aperto lo sguardo umano all'Infinito

    Il Pensiero Occidentale è nato in Grecia a partire dal VII secolo a. C. con l'idea di Polis-Città come realtà economica, politica, sociale, culturale. 

    La comparsa della Polis fu un “salto di qualità” con il passaggio da agglomerato agricolo a “Stato di Cittadini”. Tale evoluzione produsse una pluralità di ruoli sociali e per ogni ruolo un campo di ragionamento sui perché e come fare (foto in alto: Raffaello, la scuola di Atene). 

    La figura del maestro del ragionare (filosofo) iniziò a prendere identità, con il compito di educare i nuovi nati ai “perché” e ai “come” dell'agire bene nella Comunità. 

    Socrate (Atene 470/469 – 339), con il suo “So, di non Sapere”, fu considerato l'uomo più sapiente. 
    • Cosa c'è di così importante nell'affermazione socratica? 
    Mise un tetto al Sapere, come un margine, perimetro. Per comprendere egli scoprì il grande valore storico del limite; cioè chiudere in un confine la Conoscenza, oltre il quale c'è lo Spazio della Non Conoscenza. 

    (Antonia Colamonico, epistemologa di Biostoria)

    Per avere un'immagine visiva, si pensi alla luna piena con l'alone intorno, di certe notti. La luna è il Sapere tutto, l'alone è l'ignoranza che l'avvolge. 

    Volendo disegnare la carta mentale del pensiero socratico, egli affermando - so - e negando - non so- incise sulla “spaziatura logica”, impostando i due campi osservativi su cui ragionare: 
    • 1. Conoscenza
    • 2. Ignoranza. 
    Dei due, lo spazio dell'Ignoranza è molto più ampio di quello del Sapere, per cui l'Uomo, se non comprende il limite del suo parlare, è un mentitore, chiuso in una gabbia mentale che tende a rendere assoluto il suo dire. 

    Proprio il limite apre lo sguardo ai punti di vista dell'altro (dialogo). Socrate insegnando a ragionare aveva snidato la prepotenza e isolato la logica tirannica della volontà di dominio. Per questo fu condannato a morte. 

    In sintesi egli ragionando intorno all'ignoranza, aveva tracciato la strada della “Democrazia”, non politica, ma mentale. 

    La democrazia è uno sguardo, un modo di ragionare, un metodo di lettura, una abilità dell'occhio-mente-mano a muoversi nello Spazio e a disegnare forme significative

    Si pensi ad una forma geometrica, il “quadrato”, esso ha il significato di Spazio racchiuso in 4 linee di uguale lunghezza, disposte a formare 4 angoli uguali di 90°, per non essere un rombo; volendo misurare il perimetro, basterà fare la somma dei 4 lati (es. 10 + 10 + 10 + 10 = 40). Per accelerare l'operazione, moltiplicare un lato per 4 (10 x 4 = 40). 

    La libertà è legata ai significati che la mente sa costruire. In tale dare il nome e il confine alle cose, ogni pensiero svolge la funzione biostorica di costruttore di RealtàLe costruzioni sono molteplici, hanno dei tempi, più o meno veloci (ritmi storici), legati alle tipologie di intelligenze e alle abilità nel raccogliere informazioni.

    (foto 2, J Ensor)

     L'Uomo libero sa leggere la vita e dare il “giusto valore” a tutte le singole sfumature di ben-fato e di mal-fatto. Egli è svincolato dai pregiudizi dei luoghi comuni del linguaggio confezionato da chi sa chi, (letture automatiche, ripetitive, fatte di slogan). La persona libera vuole prima capire e poi esprimere il giudizio storico. 

    Socrate era solito affermare che la verità è scritta nel cuore-psiche di ogni uomo, bisogna solo scoprirla. Nucleo centrale del suo ragionamento fu l'arte della maieutica
    • imparare a far nascere il guizzo-luce della consapevolezza, scavando in profondità nell'anima
    La verità quindi non può essere prestata, né imposta (dittatura) tanto meno scritta una volta per sempre, per riproporla come fotocopia (generalizzazione). Essa è una ricerca che chiede tempo, attesa, silenzio, tutto quello spazio dell'anima da cui solo può germogliare il guizzo-luce del giusto valore

    La libertà è lo Spazio Etico che rende virtuose le azioni. La menzogna oggi è notizia da prima pagina, per le fake-news (false notizie) diffuse ad arte sui “social-network” per creare confusione (Foto 2 - J Ensor), ma ha radici in certi metodi politici e pubblicitari, che impostano il messaggio non sulla verità, ma sulla persuasione retorica. 

    La politica italiana, ad esempio, ha perso il contorno ideologico che distingueva i partiti. 

    Le differenze tra Destra e Sinistra, come sfuocate, hanno creato lo spaesamento dell'elettore che non sa più dove collocarsi. La propaganda è il metodo per conquistarlo.

     L'idea di Stati Sovrani, poi, è stata rimpiazzata con quella di Governo Sovranazionale, veicolato come opportunità economica (globalizzazione). In tale processo inverso alla Polis, l'emarginazione delle periferie è cresciuta e con essa la povertà del tessuto produttivo. 

    La pubblicità inoltre, per scopi consumistici, ha contratto il linguaggio in slogan, spesso non veritieri. La Società della Menzogna sta aprendo alla follia; ritornando all'immagine della Luna, l'alone è diventato Luna e questa, l'alone del nulla.

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