In L'Eco di Acquaviva, 29 Nov 2019 - Rubrica: Lo sguardo eco-biostorico, p.6
Si parla molto di Uomo
Tecnologico, ma riflettendo la tecnologia
è solo la “cornice” delle produzioni umane, mentre il “quadro”
è il Pensiero.
Ogni Epoca ha avuto la sua tecnologia, ma il sapere
fare è la Costruzione
del Pensiero,
quale “nucleo” centrale di ogni attività.
Per capire come si aprano gli spazi immaginativi da cui “germogliano”
le idee e le azione, occorre ragionare sul legame
occhio-mente-mano (foto
1) che mette in contatto ogni uomo con il campo-Habitat.
(Foto 1 - A. Colamonico, Biostoria, p. 72. Il Filo, Bari. 1998) |
Il processo di Conoscenza è scritto nella Vita, ogni nuovo nato
(neonato) per vivere dovrà imparare a “essere abitante”,
interagendo con lo Spazio
che lo accoglie (relazione
Uomo-Habitat).
La forma
iniziale del Pensiero è simile a un seme
che ha in sé l'informazione dell'albero
futuro. Come il seme ha bisogno della terra
per germogliare, così il neonato ha bisogno dell'habitat-casa,
per iniziare a sviluppare le capacità fisico-mentali, imparando a
relazionarsi con la madre, con la culla...
In tali “azioni
dell'imparare”, inizia a tessere la relazione
occhio-mente-mano,
dialogando su 3 livelli logici - 1.
l'Osservazione, 2. l'elaborazione, 3. la Manipolazione
- per
ricavare informazioni
da investire in Futuro. Con l'occhio,
infatti egli isola “qualcosa”, che, poi, il cervello-mente
proverà ad elaborare, chiamare... per scoprire cosa sia e cosa
farne. Con la mano,
infine, riuscirà a trasformare l'appreso in qualcos'altro.
(Artico, p. 6) |
Tali
“connessioni” sono le basi eco-biostoriche per compiere ogni
azione, dalle più semplici,
portare un cucchiaio alla bocca,
alle più elaborate, costruire un
elicottero lego.
L'azione fatta-bene
con effetto di ritorno dà un senso di benessere.
Per agire ed essere felici quindi occorre avere uno sguardo, una
mente, una mano “allenati” a vedere, a ideare, a realizzare.
Si
pensi ad esempio ad uno scolaro che abbia da svolgere un compito:
disegnare e colorare una foglia.
Egli in una scatola di colori dovrà saper isolare quello verde;
inoltre il cervello immaginare la forma della foglia
e la mano saperla disegnare sul foglio.
In sintesi per trasformare il verde
del colore in foglia
sul quaderno, il bimbo dovrà attivare lo sguardo, il pensiero e la
capacità operativa e più sarà stato diligente e più sarà
soddisfatto (autostima).
Da docente, ho compreso che non esistono
ragazzi svogliati. Il disimpegno è solo una forma di sfiducia che
cela una difficoltà. Socrate sapeva molto bene questo e parlava di
sé come un'ostetrica. Il docente, ma soprattutto i genitori,
dovrebbero imparare “l'arte della levatrice”; saper far nascere
nel ragazzo, da un groviglio di
incertezze,
quel guizzo-luce
di consapevolezza, che apra il suo sguardo alla bellezza dell'Essere
Abitante della Vita.
(Copertina edizione 1998) |
Nei 3 passaggi (vedere, elaborare, operare) si generano dei movimenti
nello Spazio, le proiezioni,
(foto in alto) e sono queste a creare la spaziatura
del Pensiero
che, altrimenti, resterebbe fermo alla dimensione di “seme”.
La spaziatura, permette la lettura dell'habitat che assume Complessità in relazione alla topologia di Pensiero; ogni lettura è una raccolta di informazioni. Più la mente è attrezzata e più ricco è il raccolto, spendibile in Futuro.
La spaziatura, permette la lettura dell'habitat che assume Complessità in relazione alla topologia di Pensiero; ogni lettura è una raccolta di informazioni. Più la mente è attrezzata e più ricco è il raccolto, spendibile in Futuro.
L'evoluzione della Civiltà
è legata alla I tecnologia
(circa 2.000.000 di anni fa), quando, nel Paleolitico, gli ominidi
trovate delle schegge di pietra le trasformarono in armi da caccia: I
Salto Storico, homo sapiens sapiens
(dalla fase Animale
a quella Culturale).
Il bagaglio informativo con gli spazi
storici, dalla prima azione tecnologica (ominide) alla digitazione
sullo smartphone (nonnina odierna), è cresciuto in modo
esponenziale, velocizzando l'intero sistema storico e producendo
un'immensa quantità di saperi e di situazioni.
(Copertina) |
Oggi si vive in un
labirinto di
bisogni-compiti che limitano e aprono tutti, a sempre nuove
necessità. Sono le informazioni che hanno permesso l'evoluzione del
rapporto Uomo-Natura,
con il passaggio, ad esempio, dalla
sola raccolta di frutti spontanei (more, funghi), a quella di frutti
geneticamente
modificati; la spiga di grano degli
ominide era di 3 o 4 chicchi, mentre oggi di 80 (effetto
moltiplicativo).
Pure l'idea Commercio
si è evoluta dal baratto,
a sussistenza, a
mercato nazionale,
oggi globale. Il Mondo
poi è stato “proiettato” nella “Rete Virtuale”, a portata
del dito, che lancia
l'ordine d'acquisto (Amazon, eBay, Alibay). Ma, in tanta velocità,
c'è una “crepa”: la forte instabilità
dei mercati. Qui entra in gioco il Tempo:
essere i primi a
creare le nuove mode.
La “sfera”
Società Informatica si sta fratturando, con ritorni critici sui
“territori
reali”, a rischio implosione.
Occorrerebbe,
forse rallentare,
capire il traguardo di tanto correre. S'inizia a parlare di un'altra
Storia, il Transumanesimo,
oltre
l'Uomo.
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Testata: Nuova Rubrica |
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Evoluzione delle trame di Biostoria di Antonia Colamonico
Le carte biostoriche di Antonia Colamonico
I nidi cognitivi informativi |
... Ogni gemma-idea si annoda su una pregressa conoscenza, formando dei veri nidi cognitivi, funzionali al progresso scientifico-tecnologico-economico... dell'intera umanità, non essendoci in simile organizzazione naturale né frontiere, né confini ma esili filamenti gemmati come rami di pesco .... (A. Colamonico. Lo sguardo e la mente di Carmelo Colamonico.© 12 Maggio 2013)
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