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lunedì 25 novembre 2019

Leggere la Complessità: Eco-Biostoria, scienza e metodo dello sguardo multiproiettivo


di Antonia ColamonicoEpistemologa di Biostoria

In L'Eco di Acquaviva, 15 Nov. 2019 - Rubrica: Lo sguardo eco-biostorico, p. 6

Antonia Colamonico
epistemologa di Biostoria

Con questo primo articolo, inizia la mia collaborazione con L'Eco di Acquaviva

Ho accolto con gioia l'invito del direttore, Gino Maiulli che ringrazio, di cooperare con il settimanale per analizzare con lo sguardo eco-biostorico l'innovazione dell'Era Digitale

Lo studio del Salto di Paradigma dal Sistema Industriale a quello Informatico, da parte mia, è iniziato a metà anni '80, quando per motivi didattici mi sono confrontata con il primo “elaboratore elettronico”, presso l'IPSIA Chiarulli. Istituto selezionato, insieme a quello di Monza, per la sperimentazione della figura professionale di Addetto alla Manutenzione degli Elaboratori Elettronici (AMEE).

Fu per la scuola una grande opportunità di rilettura degli insegnamenti-metodologie intorno al nuovo modo di interfacciarsi con la Conoscenza. In quel periodo nulla di quello che oggi è la Realtà Virtuale era ancora emerso, si era come di fronte ad una pagina bianca. 

Il punto di partenza, nella riflessione sulla sperimentazione con i presidi P. Milella, V. Mastrovito e i colleghi, in particolar modo G. Laterza e e P. Cice, fu lo studio delle possibili ricadute storiche della nuova tecnologia, legata al microprocessore. 



Foto 1: Finestra storica, in Fatto tempo spazio (Oppi, 1993), p.22


Personalmente nell'impostazione del programma di Storia e Italiano compresi che occorrevano nuovi occhiali per inquadrare i fatti, in relazione non solo al passato-presente (campo di lettura tradizionale), ma soprattutto al presente-futuro; per questo aprii (foto 1) la I “finestra storica” (Fatto, tempo, spazio Premesse per una didattica sistemica della storia. Oppi, Milano 1993), con cui era superato l'approccio lineare-sequenziale nell'organizzazione storiografica, attraverso l'organizzazione a nodi-maglie-reti (oggi rete virtuale). 

Essendo una pedagogista, la mia ricerca fu indirizzata da un lato alle discipline d'insegnamento e dall'altro alle “geografie mentali” degli alunni. 

Qui vorrei aprire uno spazio di riflessione su un errore politico quando, a partire dal '92, si paragonò la Scuola a un'Azienda.

 Le logiche di gestione di Impresa sono differenti da quelle di Classe scolastica; la prima guarda soprattutto a oggetti, utili, efficienza, mercato; mentre la seconda alla Persona con le difficoltà di apprendimento, le carenze di preparazione e gli stati di benessere/malessere. Nell'Azienda il “fattore Tempo” è il parametro su cui misurare l'efficienza nelle produzioni; al contrario nell'insegnamento è la “perdita del Tempo” per rendere chiara, a tutti, un'acquisizione:

  • Non avere fretta è il segreto per non creare gli “scarti” di umanità! 

Ogni alunno ha una sua forma mente con un particolarissimo rapporto con lo spazio-tempo interiore ed esteriore che lo rende un “unicum” per sempre e, mentre le Imprese puntano alla standardizzazione del prodotto, la Scuola alla realizzazione dell'attore storico che introdurrà con la sua genialità (i famosi talenti), i fattori di novità. 

Aver voluto conformare lo studente ai bisogni aziendali si è rivelata una stoltezza storica, poiché l'accelerazione tecnologica rende subito vecchie le modalità produttive e di riflesso le conoscenze. Importante è, invece, creare gli “spazi mentali” da cui nasceranno le soluzioni tecnologiche. 

Si può comprendere come il vero “bene” di una Società non è nelle cose materiali, ma nelle intelligenze che dovranno immaginare tali realtà. E qui si potrebbe aprire un ulteriore spazio di riflessione sul “vuoto storico” a seguito della migrazione giovanile, in una Società liquida, globalizzata.

Procedendo con ordine, il confronto con la realtà microelettronica lacerò in noi, che per primi ci misurammo con la nuova tecnologia, le carte mentali del modo di osservare al Sapere. Emerse la nostra immensa ignoranza e da questa cecità occorreva partire, per rappresentare quel nuovo che viaggiava al tempo del “nanosecondo”. 



Foto 2: Le biforcazioni eco-biostoriche, in Sito: Il Piglio Eco-biostorico.
L'Osservatore dà il verso al Futuro. © Antonia Colamonico, 20 novembre 2013


Si era di fronte ad un Salto Epocale, simile come portata a quello Neolitico, quando con l'introduzione dell'agricoltura si ebbe il passaggio da vita nomade a vita sedentaria. 

Un salto epocale si differenzia da uno generazionale; questo è legato al cambio di prospettiva tra giovani e vecchi, in media ogni 25-30 anni, quando i padri lasciano il posto ai figli; mentre quello epocale è una metamorfosi, radicale. 

Variano non solo i soggetti storici con le modalità, ma i paradigmi mentali con gli orizzonti stessi con cui si pensa ai fatti. Volendo sintetizzare in una mappa (foto 2) si può parlare di 4 grandi salti epocali nel corso di tutta l'Umanità: 

  • Società di Raccolta, Agricola, Industriale, Informatica. 

Quattro macro-periodi che hanno, ogni volta, strappato il volto della Realtà. 

Uno degli aspetti più importanti dello sguardo eco-biostorico che verrà descritto in questa collaborazione editoriale è nell'aver organizzato la lettura della Realtà e del Pensiero come una sola forma topologica, a dentro/fuori; dove, i due, si rincorrono, intricandosi e moltiplicandosi, vicendevolmente (Complessità). (foto 3)



Foto 3: La Complessità, in Sito: Le Carte biostoriche - La geografia della mente
 La mente e lo Sguardo di C. Colamonico. 4 Maggio 2013.

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Testata: Nuova Rubrica


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Evoluzione delle trame di Biostoria di Antonia Colamonico
Le carte biostoriche di Antonia Colamonico

I nidi cognitivi
informativi

... Ogni gemma-idea si annoda su una pregressa conoscenza, formando dei veri nidi cognitivi, funzionali al progresso scientifico-tecnologico-economico... dell'intera umanità, non essendoci in simile organizzazione naturale né frontiere, né confini ma esili filamenti gemmati come rami di pesco .... (A. Colamonico. Lo sguardo e la mente di Carmelo Colamonico.© 12 Maggio 2013)



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