Antonia Colamonico. Epistemologa della Scienza & Metodo Biostoria. |
La Scienza & Metodo Biostoria (Biohistory of Knowledge)
rappresentata in questi luoghi-nicchie storico-semantici (articoli,
saggi, romanzi, racconti, blog e siti), non è da intendersi come l'introduzione di tecniche derivanti dalle scienze biologiche nell'indagine storiografica, intonazione data ad esempio da Stephen Vickers Boyden, ma altresì come il connubio tra bios (nel senso epistemologico del βίος filosofico) e la storia come l'accadere vitale dei "fatti" nei tempi 0.
Il nodo di partenza della rete informativa fin qui elaborata è stato, mentre si procedeva in classe con il laboratorio storico, la rilevazione di un errore concettuale, registrato già da J Le Goff, nella identificazione (come unica realtà) tra la narrazione degli accadimenti passati e la dinamica dei processi vitali, che non faceva tenere conto dello scarto posizionale tra l'osservatore e l'osservato (come documento in Fatto tempo spazio del 1993).
Naturalmente come avviene nella realtà dei fatti il piano dell'indagine si è via, via allargato sino ad assumere la forma topologia a corpo unico di mente/campo che, oggi, si può scorgere nel complesso gioco delle visualizzazioni racchiuse in queste carte eco-biostoriche. Prodotte da continue riflessioni, esercitate sulle stesse argomentazioni, con una lente-sguardo, in grado di essere Osservatore dell'osservatore (Biostoria, 1998).
Copertina libro: A. Colamonico. Biostoria Verso la formulazione di una nuova scienza. Campi, metodi e prospettive. Il filo. Bari, 1998. |
Nel saggio pubblicato negli USA (Edgar Morin and Biohistory: the story of a paternity, 2005) spiego come sia nata la parola e come poi da essa si sia costruita tutta quanta la nuova disciplina che in senso trasversale può incontrare altre semantiche.
La presente
nota, nasce dal aver constatato, un tentativo, spero involontario, d'espropriazione dell'idea, dandone la paternità a studiosi stranieri. L'impianto biostorico, così come esposto in questi luoghi-nicchie, è senz'altro un vanto per l'Italia e mi permetto di sottolineare che le riflessioni contenute nei miei scritti, non possono essere arbitrariamente trasferite ad altri pensatori. Così facendo si produce un falso storico.
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