(Il ruolo della Parola nella Storia: Ricchezza e povertà nell'Era Digitale) |
di Antonia Colamonico, epistemologa.
In L'Eco di Acquaviva, anteprima - Rubrica: Lo sguardo eco-biostorico, p.6
Solo l'uomo ha sviluppato un linguaggio
articolato in parole, frasi, concetti, teorie. Il
passaggio tra le fasi richiede un'abilità nel saper
comporre/scomporre suoni di senso compiuto e soprattutto nel creare
immagini visive che aprano gli sguardi agli spazi mentali e
fisici.
La natura umana va letta come un'organizzazione
biofisica e psico-concettuale insieme.
Ogni uomo partendo da un punto 0 (atto di concepimento)
si evolve fisicamente e intellettualmente, secondo una molteplicità
di trasformazioni geometriche che seguono delle tracce
codificate geneticamente, ma rimodellate dall'ambiente.
L'errore
della Società dei Consumi è nel aver dato un valore
pressoché assoluto alla materia (materialismo storico),
dimenticando, cosa ben conosciuta dalle vecchie Società, che l'uomo
è molto più di un semplice agglomerato di cellule e apparati.
Esistono la sfera corporea e quella psichico-cognitiva, da tale combinazione nascono gli stati di benessere/malessere fisico, emozionale, cognitivo, affettivo.
La salute fisica è fortemente condizionata da quella psichica o affettiva, ma solo ora la ricerca scientifica sta aprendo una “finestra” osservativa su tali influenze.
Per comprendere la struttura umana come un insieme complesso di funzioni vitali a più livelli, si pensi a una “matrioska” (foto in alto) come l'insieme di mamme-figlie, l'una nell'altra.
La prima forma è solo un aspetto limitato dell'unità matriosca, infatti le altre interne emergono solo scomponendola. Anche l'uomo è una forma complessa di cui il corpo è solo l'involucro di una molteplicità di costruzioni bio-chimico-mentali:
Nelle Società antiche si parlava di “sacralità”: - ogni uomo è immagine di Dio. La saggezza di tali Società era dovuta ad una grande capacità d'osservazione dei fenomeni naturali che li portava a comprendere le relazioni nascoste con la consapevolezza del mistero del disegno creativo che insegue un fine di bene, in cui tutto si armonizza in Unità Cosmica.
Essi dalla forma delle nuvole sapevano prevedere l'arrivo del vento o della pioggia, per poi agire di conseguenza nella conduzione dei terreni e non essere impreparati nella gestione dei fenomeni (agire-bene).
Solo la capacità di lettura del campo vitale porta a memorizzare situazioni concrete complesse (le immagini) che, per un'economia di spesa, il cervello traduce in parole, quali echi di vissuti.
La ricchezza umana è soprattutto nella ricchezza di echi-parole, da esse infatti parte tutto il bagaglio di conoscenze per un agire sapiente:
In
Biostoria (A Colamonico, 1998)
è sottolineato il valore
topologico
del
linguaggio con la plasticità
della parola che, come il guanto si modella alla mano, si apre a
molteplici sfumature di significati (acqua, acquazzone, acquolina,
acquedotto, acquario...):
Sotto il profilo storico, ogni parola produce un eco mentale, quale particella informativa che affiorando dalla “memoria silente”, dà consapevolezza della trama evolutiva futura (previsione).
La capacità a costruire previsioni storiche, in tempo reale, è legata all'abilità della mente nell'intrecciare echi e immagini, trasformando i ricordi del passato in ipotesi di futuro.
Comprendere tale legame è della massima importanza socio-politica, poiché il ruolo storico di ogni uomo è nel saper vivere, nell'essere preparato a saper rispondere con saggezza alla vita tutta; per cui se i governanti hanno a cuore la Democrazia, dovranno moltiplicare e distribuire le parole (valore storico della Scuola), se invece la Dittatura, negare l'accesso ad esse, accrescendo l'ignoranza.
Oggi, nell'Era Digitale, nonostante l'amplificarsi degli spazi comunicativi, si regista un'involuzione del linguaggio (estrema semplificazione costruttiva del discorso, disarticolato in slogan nominali, con perdita della funzione verbale).
Secondo alcuni studi anche il bagaglio di parole si sta fortemente riducendo. L'aspetto deleterio è nella perdita degli spazi immaginativi, con corrispettiva miseria di pensiero. Una mente priva di parole è povera di situazioni concrete, di immagini di vita, di ipotesi di soluzioni...
In sintesi, non è in grado di saper affrontare il futuro. Tale inversione di tendenza in Occidente si ebbe negli anni bui del Medioevo. Ma, osservando meglio, si scopre che la Società dei Consumi segue uno scopo:
C'è di fatto la tendenza a creare nicchie ristrette ad elevatissima competenza e masse immense di notevole ignoranza, nell'ottica di un'egemonia oligarca, globalista.
Occorre reagire, investendo in Cultura per riscoprire il peso storico delle parole e impedire, così, il furto del diritto di pensare.
Esistono la sfera corporea e quella psichico-cognitiva, da tale combinazione nascono gli stati di benessere/malessere fisico, emozionale, cognitivo, affettivo.
La salute fisica è fortemente condizionata da quella psichica o affettiva, ma solo ora la ricerca scientifica sta aprendo una “finestra” osservativa su tali influenze.
Per comprendere la struttura umana come un insieme complesso di funzioni vitali a più livelli, si pensi a una “matrioska” (foto in alto) come l'insieme di mamme-figlie, l'una nell'altra.
La prima forma è solo un aspetto limitato dell'unità matriosca, infatti le altre interne emergono solo scomponendola. Anche l'uomo è una forma complessa di cui il corpo è solo l'involucro di una molteplicità di costruzioni bio-chimico-mentali:
- Di ogni passaggio evolutivo permangono echi di esperienze vissute, impresse nel cervello, il quale conserva traccia di tutto quanto, sin dal momento del concepimento. In tale permanere di informazioni si comprende il valore vitale.
Nelle Società antiche si parlava di “sacralità”: - ogni uomo è immagine di Dio. La saggezza di tali Società era dovuta ad una grande capacità d'osservazione dei fenomeni naturali che li portava a comprendere le relazioni nascoste con la consapevolezza del mistero del disegno creativo che insegue un fine di bene, in cui tutto si armonizza in Unità Cosmica.
Essi dalla forma delle nuvole sapevano prevedere l'arrivo del vento o della pioggia, per poi agire di conseguenza nella conduzione dei terreni e non essere impreparati nella gestione dei fenomeni (agire-bene).
Solo la capacità di lettura del campo vitale porta a memorizzare situazioni concrete complesse (le immagini) che, per un'economia di spesa, il cervello traduce in parole, quali echi di vissuti.
La ricchezza umana è soprattutto nella ricchezza di echi-parole, da esse infatti parte tutto il bagaglio di conoscenze per un agire sapiente:
- ogni parola è un'immagine di vita, ogni immagine una forma di spazio, ogni spazio uno stato di realtà colto dallo sguardo.
(Esempio d'organizzazione a multi-strato di significati - frattale poetico) |
- Ogni passaggio crea un luogo logico-visivo.
Sotto il profilo storico, ogni parola produce un eco mentale, quale particella informativa che affiorando dalla “memoria silente”, dà consapevolezza della trama evolutiva futura (previsione).
La capacità a costruire previsioni storiche, in tempo reale, è legata all'abilità della mente nell'intrecciare echi e immagini, trasformando i ricordi del passato in ipotesi di futuro.
Comprendere tale legame è della massima importanza socio-politica, poiché il ruolo storico di ogni uomo è nel saper vivere, nell'essere preparato a saper rispondere con saggezza alla vita tutta; per cui se i governanti hanno a cuore la Democrazia, dovranno moltiplicare e distribuire le parole (valore storico della Scuola), se invece la Dittatura, negare l'accesso ad esse, accrescendo l'ignoranza.
Oggi, nell'Era Digitale, nonostante l'amplificarsi degli spazi comunicativi, si regista un'involuzione del linguaggio (estrema semplificazione costruttiva del discorso, disarticolato in slogan nominali, con perdita della funzione verbale).
Secondo alcuni studi anche il bagaglio di parole si sta fortemente riducendo. L'aspetto deleterio è nella perdita degli spazi immaginativi, con corrispettiva miseria di pensiero. Una mente priva di parole è povera di situazioni concrete, di immagini di vita, di ipotesi di soluzioni...
In sintesi, non è in grado di saper affrontare il futuro. Tale inversione di tendenza in Occidente si ebbe negli anni bui del Medioevo. Ma, osservando meglio, si scopre che la Società dei Consumi segue uno scopo:
- depistare l'attenzione dal reale valore del Pensiero.
C'è di fatto la tendenza a creare nicchie ristrette ad elevatissima competenza e masse immense di notevole ignoranza, nell'ottica di un'egemonia oligarca, globalista.
Occorre reagire, investendo in Cultura per riscoprire il peso storico delle parole e impedire, così, il furto del diritto di pensare.
(foto, M Parkes) |
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Testata: Nuova Rubrica |
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Evoluzione delle trame di Biostoria di Antonia Colamonico
Le carte biostoriche di Antonia Colamonico
I nidi cognitivi informativi |
... Ogni gemma-idea si annoda su una pregressa conoscenza, formando dei veri nidi cognitivi, funzionali al progresso scientifico-tecnologico-economico... dell'intera umanità, non essendoci in simile organizzazione naturale né frontiere, né confini ma esili filamenti gemmati come rami di pesco .... (A. Colamonico. Lo sguardo e la mente di Carmelo Colamonico.© 12 Maggio 2013)